IL RUOLO DELL’ART ADVISOR: IERI, OGGI, DOMANI

IL RUOLO DELL’ART ADVISOR: IERI, OGGI, DOMANI

 

 

A cura di Giulia Occhi Villavecchia, Art Advisor:

L’attuale tendenza a “anglofonizzare” parole e, soprattutto, ruoli lavorativi genericamente considerati appartenenti al tanto negletto ambito umanistico, ci ha spinto a dimenticare la vera origine, antica e completamente autoctona, di certe professioni.

Con queste poche parole, andiamo a ricostruire il ruolo dell’Art Advisor: ieri, oggi, domani.

L’Art Advisor

L’Art Advisor altro non è che un consulente che assiste il cliente nelle delicate fasi di acquisto o vendita di opere d’arte. Figura professionale che, almeno in Italia, è comparsa nelle più importanti famiglie nobiliari fin dal Cinquecento, con la conseguente fioritura di trattatistica specifica a lui dedicata: il Maestro di Casa era colui il quale si occupava in toto degli acquisti e della gestione di tutti i beni di cui necessitava la Famiglia (compresi i generi alimentari), dedicando particolare attenzione ai dipinti, arredi, ceramiche e altri beni mobili di cui curava personalmente la conservazione, l’inventario e la mediazione stessa durante l’acquisto.

Don Antonio Adami nel suo “Novitiato del Maestro di Casa” pubblicato nel 1636, tra le cose necessarie per esercitare questo offitio scrive che il bravo Maestro di Casa deve: “avere istruzione generale per conoscere la qualità della roba, fuggire le frodi e fare le provisioni con vantaggio, co’ loro prezzi”.
Paradossalmente, dopo quasi quattrocento anni, le caratteristiche principali del buon consulente rimangono pressoché le stesse!

Oggi, come allora, il consulente deve essere un connoisseur con competenze generali e trasversali: storico artistiche, tecnico – conservative ed economiche.

Il suo compito

Il ruolo del consulente in arte, Art Advisor, è quello di prendere per mano il collezionista e guidarlo in tutte le fasi riguardanti la nascita e il consolidamento della collezione o, come spesso può accadere, durante l’alienazione di quei beni che ormai compongono gli asset di investimento alternativi di una famiglia (siano essi quadri, mobili, monete, gioielli o francobolli). Ovviamente non sarà esperto in tutte le materie, ma un bravo general valuer saprà sicuramente come riconoscere il valore e la qualità dei beni appartenenti anche ai quei settori del collezionismo a lui più lontani e, soprattutto, saprà a chi rivolgersi per poter effettuare stime e valutazioni di mercato attendibili e veritiere.

Antiriciclaggio e frodi

Oggi, come allora, deve evitare le frodi: è fondamentale verificare tutta la documentazione relativa a un determinato bene. Nell’ambito dei dipinti, ad esempio, si esaminano le autentiche, le archiviazioni, gli expertise, la provenance ed eventuali pubblicazioni in cataloghi generali o mostre.

Oggi, come allora, è fondamentale acquistare al giusto prezzo o vendere con profitto. Per quest’ultimo caso, uno dei modi per ottenere un buon risultato è affidarsi alle Case D’Asta. In questo frangente l’art advisor, continuando ad usare un termine anglofono, può essere assimilato alla figura del broker: compara le stime di diverse case d’asta, nazionali e internazionali; cerca di ottenere una commissione più che conveniente per il cliente; calcola i costi del trasporto, valutando l’opportunità di una eventuale esportazione all’estero e, infine, indirizza il proprietario verso la Casa d’Aste con la quale potrà ottenere il miglior profitto.

Una figura non ancora regolamentata

L’ordinamento italiano non prevede la figura professionale del perito, del consulente o dell’esperto d’arte con un proprio statuto giuridico. Non esiste alcun albo o collegio professionale. Non vi sono organi istituzionali che possano valutare preventivamente la preparazione tecnica e la competenza del singolo esperto, o che vigilino sugli standard deontologici da questo osservati nell’espletamento dei suoi incarichi. L’attività dell’esperto d’arte è, quindi, del tutto libera e la garanzia della preparazione e della competenza di ogni singolo professionista risiede nella sua fama e reputazione, nonché negli elementi del curriculum che egli ha precedentemente acquisito. La nascita di corsi specialistici che preparino i giovani laureati ad acquisire le competenze richieste è pertanto fondamentale, come sarebbe altrettanto importante la creazione di un albo professionale ad essi dedicato.

 

Giulia Occhi Villavecchia,

Art Advisor,

Senior specialist dipartimento dipinti antichi

Casa d’aste Dams – Roma.

Docente ARP per il Modulo

“IL RUOLO E LE COMPETENZE
DELL’ART ADVISOR”