Arte e comunicazione: emozioni e colori nel business
Presentazione
Il mondo dell’arte, così come quello della maggior parte delle attività umane, deve far fronte al sempre più evidente complesso e rapido cambiamento di generi e contesti. “Arte e comunicazione: emozioni e colori nel business” è una riflessione che emerge dalla consapevolezza di come emozioni e business camminino ormai da tempo di pari passo, tanto più nell’arte.
Il mondo dell’arte è strettamente legato alle nostre emozioni, a come ci approcciamo, ai colori, ai nostri ricordi. Proprio parlando di emozioni dobbiamo pensare che difficilmente un’opera d’arte può suscitare la stessa emozioni a due o più individui.
Pensando alle emozioni subito ci vengono in mente dei volti che le esprimono (es. gioia, rabbia, tristezza, paura, sorpresa, disgusto ecc.). Un’opera d’arte oltre a suscitare un’emozione può anche esprimerla. Parlando di emozioni è dunque importante, per chi si occupa di fare consulenza nel mondo dell’arte, applicare alcune tecniche (che approfondiremo insieme) come:
- l’ascolto attivo;
- le posizioni percettive;
- i colori e gli stili di comportamento.
Arte e comunicazione: emozioni e colori nel business
ASCOLTO ATTIVO
L’ascolto attivo da parte del professionista sta alla base della comprensione della radice di un qualsiasi problema, infatti tante volte si è in grado di vedere soltanto la parte del problema “tangibile” e senza comprendere le emozioni non si sarà mai in grado di risolvere il malcontento. Inoltre, per rendere possibile l’instaurazione di rapporti all’interno di negoziazioni articolate, è assolutamente necessario che si comprenda quali siano le problematiche che angosciano le parti.
L’ascolto attivo rappresenta dunque la struttura più energica di riconoscimento e suscita negli individui l’aspirazione a collaborare, in quanto ascoltare attivamente permette di sentirsi accettati e riconosciuti.
POSIZIONI PERCETTIVE
Un’altra tecnica molto importante per un professionista che lavora nel mondo dell’arte è quella della “tripla descrizione”. Tale tecnica passa attraverso l’analisi di tre posizioni percettive che un individuo può assumere per valutare una medesima situazione con l’obiettivo di aiutare il professionista a comprendere meglio le ragioni delle parti.
Le 3 posizioni percettive sono:
1. La situazione percepita dall’individuo stesso;
2. La posizione dell’altra persona (mettersi nei panni dell’altro);
3. La posizioni dell’osservatore terzo che guarda la scena dall’esterno senza essere coinvolto.
Un buon consulente è bene che sia in grado di passare rapidamente da una posizione percettiva all’altra. Questo approccio consente di avvicinarsi ai reali interessi delle parti, i quali possono essere diversi rispetto alle pozioni assunte. Il consulente dovrà poi, una volta individuati i reali interessi delle parti, condurre i contendenti verso l’espressione dei veri e propri interessi.
I COLORI E GLI STILI DI COMPORTAMENTO
A questo entriamo nel merito di un particolare strumento utilizzato dal consulente per facilitare la riuscita della trattativa. Si tratta di una tecnica chiamata “I colori del business”.
Questa tecnica consente di conoscere in maniera molto più approfondita i soggetti coinvolti nella trattativa, investigando sulle loro caratteristiche e aspetti caratteriali.
Il funzionamento di questa tecnica è molto semplice: consiste nell’associare dei determinati colori dominanti ad alcuni aspetti caratteriali che emergono, nella vita di tutti i giorni.
I colori che vengono utilizzati con maggiore frequenza e che rappresentano gli aspetti caratteriali più significativi sono:
- rosso;
- verde;
- giallo;
- blu.
Queste tonalità di colori simboleggiano caratteristiche sia positive che negative delle persone.
Il colore rosso:
si addice ad una persona molto espansiva a cui piace sentirsi protagonista ed al centro di ogni situazione. Tali persone tendono a prendere in mano e gestire le conversazioni.
Le persone che vengono rappresentate dal colore rosso sono persone molto esigenti, rigorose ma anche determinate. Le persone “rosse” tendono però, alcune volte, a richiedere troppo alle persone che li circondano, mostrando un’eccessiva aggressività.
Il colore blu:
Sono persone caratterialmente più timide e introverse che preferiscono lasciare spazio nelle conversazioni a coloro che padroneggiano con maggior bravura l’arte oratoria. Queste persone rischiano di essere considerate troppo rigide e fredde nei rapporti con le altre persone. I soggetti rappresentanti dal colore blu si definiscono persone precise e attente.
Il colore giallo:
Simbolo di soggetti decisamente particolari. Sono persone facilmente riconoscibili, soprattutto dal proprio stile originale e colorato.
Essi sono caratterizzati da un forte entusiasmo che si manifesta sia in un qualsiasi dibattito.
Un aspetto negativo da sottolineare è sicuramente il disordine.
Un’ultima caratteristica, questa volta positiva, delle persone rappresentate dal colore giallo è senza dubbio la convivialità.
L’ultimo colore utilizzato nella tecnica “I colori nel business”: il verde:
Questa tonalità descrive soggetti decisamente comprensivi nei confronti dei colleghi, specialmente quando vengono commessi degli errori o disattenzioni. Questa qualità è molto importante, poiché diminuisce decisamente il numero di controversie in circostanze di lavoro.
Inoltre, questi soggetti sono anche propensi alla cooperazione, infatti, sempre nell’ambito aziendale, tendono a svolgere determinati compiti insieme a colleghi. Anche questa qualità migliora decisamente il clima presente in un ambiente lavorativo e di conseguenza di-minuisce in numero di conflitti tra collaboratori o clienti.
Tuttavia, con il passare del tempo, queste persone possono rivelarsi permalose: questo può derivare da un continuo e costante contatto con i propri colleghi.
Un’altra caratteristica che si rivela nel tempo è la testardaggine, un elemento che può essere visto come positivo per quanto riguarda il conseguimento degli obbiettivi lavorativi; tuttavia potrebbe incrinare i rapporti con i collaboratori a causa dell’insistere costantemente su determinati argomenti o metodi di lavoro.
La tecnica de “I colori nel business”, dunque, è molto importante per il fatto che attraverso di essa egli è in grado di capire gli aspetti caratteriali dei soggetti in conflitto. Il saper anticipare le mosse o le esigenze delle persone che stanno affrontando una controversia è significativo per la risoluzione di tali problematiche.
Articolo a cura di:
Massimiliano Ferrari è docente all’interno del:
Modulo 1 del Master ARP Il Consulente in Arte Professionista.
Nasce a Lecco il 12 ottobre 1970. Vive da
sempre nella città d’ origine, dove frequenta gli studi tecnici ad
indirizzo commerciale, per poi laurearsi con il massimo dei voti
presso l’Università “Luigi Bocconi” di Milano, con una tesi
sull’utilità di un testo unico per le imprese no-profit.
Specializzazione
Specializzato nella libera professione si mette ben presto alla
prova nella gestione societaria, nella consulenza fiscale
tributaria e societaria e nella revisione dei conti; si specializza
infine nelle aree del contenzioso e della formazione.
Si occupa in prima persona di formazione, per associazioni di
categoria, enti ed aziende private proponendo corsi, eventi e
convegni su contabilità e bilancio, approfondimenti normativi,
controllo di gestione e fiscalità in genere.
Formatore presso diverse Associazioni di Categoria del
territorio, Società Interinali per la formazione e a livello
nazionale presso Organismi di Formazione accreditati
Dal 2012 è mediatore abilitato presso le Camere di Commercio
di Lecco e Sondrio in ambito civile, commerciale e societario.